sabato 12 febbraio 2011

Poesia di Antonio Guerrero 12-02-2010

Con oggi termina la pubblicazione delle poesie scritte nel "buco" dove venne segregato Antonio Guerrero, uno dei 5 cubani incarcerati negli USA da 11 anni per aver cercato di scoprire gli organizzatori di attentati terroristici contro Cuba. Tra le vittime di questi attentati anche il giovane italiano Fabio Di Celmo. La nostra diplomazia se ne guarda bene dal richiedere l'estradizione dell'autore reo confesso del crimine, il terrorista Posada Carriles finanziato e protetto dagli Stati Uniti, quel paese che anche nella nostra sinistra si continua a chiamare "la più grande democrazia del mondo".
Mentre il Mediterraneo è in rivolta nel nostro paese si continua a far finta di niente ed a dipingere le vittime della criminale aggressione imperialista come terroristi ed il paese più terrorista della storia dell'umanità come paladino della libertà e dei diritti umani. Fortunatamente in tutto il pianeta si moltiplicano le ribellioni contro gli oppressori interni ed esterni, non siamo ancora alla necessaria rivoluzione ma il dominio dell'imperialismo e della borghesia padrona sta traballando come non mai. Non sarà facile la strada che porta alla libertà ma almeno si è incominciato a percorrerla e forse si incomincia a capire che l'utopia non è irrealizzabile ma è irrealizzata.

Viernes, 12 de febrero de 2010

Cruzando el corazón del azul

insondable, confuso de rutas,

mas, acompañado de esperanzas

insignificantes pero ciertas,

miro la callada geografía

sumergida en un fulgor de nieve,

territorio de lo indefinido,

espejismos de la libertad.

Hay cansancio, pero no me rindo.

Hay cortaduras, pero no sangro.

Tanta fatiga, tantos dolores

calmo con el amor de mis sueños

hecho de una materia invencible

que no reconocen los guardianes.

Nell'attraversare il cuore dell'azzurro

insondabile, in un groviglio di rotte,

ma accompagnato da speranze

insignificanti però certe,

osservo la geografia silente

sommersa in un fulgore di neve,

territorio dell'indefinito,

miraggio della libertà.

Stanco, non mi arrendo.

Ferito, non sanguino.

Tanta fatica, tanti dolori:

li calmo con l'amore dei miei sogni,

materia invincibile

che i guardiani non sanno riconoscere.

Poesia di Antonio Guerrero 11-02-2010


Jueves, 11 de febrero de 2010

Desde mi niñez de hogar y escuela,

en mi juventud de sitio en sitio,

toda mi vida, y hasta en mis sueños,

tú has habitado en mi corazón.

Isla de soles que a todos brindas

palmas y playas, aves y frutos,

aquel verano abrasador que amo,

aquel árbol libre en la campiña,

dispuesta a diario a cuidar la flor

indispensable de la esperanza

en mí tu alientas siempre la paz.

Tu amor me impulsa, tu amor me colma

de luz, ¡oh, patria!, vendrá el regreso

y el beso tuyo que nos espera.

Sin dalla mia infanzia tra casa e scuola,

nella mia gioventù da un posto all'altro,

per tutta la mia vita, e persino nei sogni,

hai abitato nel mio cuore.

Isola di sole che offri a tutti

palme e spiagge, uccelli e frutti,

quell'estate rovente che amo,

quell'albero campagnolo e libero,

disposta ogni giorno a prendersi cura del fiore

indispensabile della speranza

mi alimenti sempre un anelito di pace.

Il tuo amore mi sprona, il tuo amore mi colma

di luce, patria !, arriverà il ritorno

e il tuo bacio che ci aspetta.

giovedì 10 febbraio 2011

Poesia di Antonio Guerrero 10-02-2010


Miércoles, 10 de febrero de 2010

Seguro, en medio del temporal,

me imagino andando por el mundo

como si caminaran conmigo

hombro a hombro brazos invencibles.

Pasaran con sus alas oscuras

otras tantas gélidas noches

sin poder aniquilar la aurora

del día final de la injusticia.

Hermanos y hermanas de la lucha

solidaria que se multiplica

cual las hojas en la primavera:

¡Ustedes nos darán la victoria,

ustedes estarán con nosotros

en la gran jornada del regreso!

Sicuro, nella tempesta,

mi immagino in giro per il mondo

come se con me camminassero

spalla a spalla braccia invincibili.

Passeranno con le loro ali scure

tante altre gelide notti

senza riuscire ad annullare l'aurora

dell'ultimo giorno dell'ingiustizia.

Sorelle e fratelli della lotta

solidale che si moltiplica

come foglie in primavera:

ci darete la vittoria,

sarete con noi

nella grandiosa giornata del ritorno!

Poesia di Antonio Guerrero 09-02-2010


Martes, 9 de febrero de 2010

En mi soledad digo tu nombre

y sus letras son un sol naciente

entre las nubes de la alborada

donde con lumbre se abren las flores.

Al andar lo digo en las esquinas

que forja y deshace el pensamiento

y en mi soliloquio con tu nombre

ni luces ni sombras distingo.

Lo digo sin que nadie me escuche

en una voz de intima emoción

que apenas hiere el aire y el silencio.

A las preguntas del firmamento

respondo, levantando la vista

hasta la eternidad de tu nombre.

Nella mia solitudine dico il tuo nome

e le sue lettere sono un sole nascente

tra le nuvole dell'alba

dove alla luce s'aprono fiori.

Nell'andare lo dico negli angoli

che il pensiero forgia e disfa

e col tuo nome nel mio soliloquio

non luci né ombre distinguo.

Lo pronunzio senza che nessuno possa ascoltarmi

in una voce intima di emozione

che ferisce appena l'aria ed il silenzio.

Alle domande del firmamento

rispondo, alzando lo sguardo

fino all'eternità del tuo nome.

martedì 8 febbraio 2011

Poesia di Antonio Guerrero 08-02-2010




Lunes, 8 de febrero de 2010

Anoche, cuando un hosco silencio

como el manto de la oscuridad

me cubría, y la incertidumbre

de crudas nevascas me embriagaba,

el amor provoco un ramalazo

en las fibras de mi corazón,

punzadas de perpetuas ausencias.

Por un buen tiempo estuve despierto.

Anoche, frente a la soledad

resonante de ayeres me dije:

Todos los desvelos de mi vida

han desbrozado esta larga senda

por donde los peligros de muerte

no han podido malograr la luz.

Stanotte, quando un fosco silenzio

come il manto dell'oscurità

mi copriva, e l'incertezza

di crudi nevaschi mi ubriacava,

l'amore ha provocato uno strappo

nelle fibre del mio cuore,

spillate di assenze perpetue.

Sono stato sveglio un bel po'.

Stanotte, di fronte alla solitudine

risuonante di giorni passati mi sono detto:

tutte le veglie della mia vita

hanno sfrondato questo lungo sentiero

dove i pericoli di morte

non hanno potuto distruggere la luce.

lunedì 7 febbraio 2011

Poesia di Antonio Guerrero 07-02-2010


Lunes, 8 de febrero de 2010

Anoche, cuando un hosco silencio

como el manto de la oscuridad

me cubría, y la incertidumbre

de crudas nevascas me embriagaba,

el amor provoco un ramalazo

en las fibras de mi corazón,

punzadas de perpetuas ausencias.

Por un buen tiempo estuve despierto.

Anoche, frente a la soledad

resonante de ayeres me dije:

Todos los desvelos de mi vida

han desbrozado esta larga senda

por donde los peligros de muerte

no han podido malograr la luz.

Stanotte, quando un fosco silenzio

come il manto dell'oscurità

mi copriva, e l'incertezza

di crudi nevaschi mi ubriacava,

l'amore ha provocato uno strappo

nelle fibre del mio cuore,

spillate di assenze perpetue.

Sono stato sveglio un bel po'.

Stanotte, di fronte alla solitudine

risuonante di giorni passati mi sono detto:

tutte le veglie della mia vita

hanno sfrondato questo lungo sentiero

dove i pericoli di morte

non hanno potuto distruggere la luce.

Poesia di Antonio Guerrero 06-02-2010


Domingo, 7 de febrero de 2010

Hoy he escrito a varias amistades,

a ninguna le narro el rosario

de vicisitudes que he pasado

(más que las que todos imaginan).

En mis líneas les hago saber

que esta celda, sin nada y sin nadie,

para mí es un lugar de retiro

donde me libro de mis cadenas.

Como otros de mi vida, este hueco,

sin prisa lo relleno de luz

para que de su oquedad aflore

el resplandor que a mi corazón

convierte en surtidor del amor,

de este amor con que a todos escribo.

Oggi ho scritto a varie amicizie,

a nessuna racconto il rosario

delle vicissitudini passate

(più di quelle che si possano immaginare).

Nelle mie frasi faccio sapere

che questa cella, senza niente e nessuno,

per me è luogo di ritiro

dove libero le mie catene.

Come altri della mia vita, questo buco,

senza fretta, lo riempio di luce

affinché dalla sua vacuità affiori

splendore che converta il mio cuore

in zampillare d'amore,

di questo amore con cui scrivo a tutti.

Poesia di Antonio Guerrero 06-02-2010


Sábado, 6 de febrero de 2010

Mujer, rompes en mi pensamiento

como los oleajes en las playas;

entras de repente en mis arenas,

luego al mar regresas otra vez.

Así eres tu, marejada indócil,

vaivén incesante de las aguas

donde se ahoga mi corazón

contando tu cuerpo ola a ola.

Ya conoces que regresare,

sin embargo, no sabes tu nombre

ni sabes que recuerdo tus besos.

Tal vez, un día cuando tu piel

destruya este castillo de ausencias

te abriré la trama de mis versos.

Ti infrangi nel mio pensare

come sulle spiagge il mareggiare;

penetri all'improvviso le mie sabbie,

e ancora torni al mare.

Così sei tu, mareggiata indocile,

vai e vieni incessante delle acque

dove il mio cuore affoga

raccontando il tuo corpo ad ogni onda.

Sai già che tornerò,

ma non il tuo nome

e nemmeno che ricordo i tuoi baci.

Forse, un giorno, quando la tua pelle

avrà distrutto questo castello di assenze

ti aprirò la trama dei miei versi.

Poesia di Antonio Guerrero 01-05-2010


Viernes, 5 de febrero de 2010

El silencio es verde, de improviso,

mi corazón fértil, lentamente

habituado a cosas naturales,

viste de hojas verdes del deseo.

Recuerdos del bosque y de la lluvia

emergen con su aliento escondido

y siento otra vez en mi garganta

un ardor de jazmines y sangre.

Sin parar, mi corazón evoca

miradas fieles al amor puro,

besos al abrazo de la noche,

caricias que dieron paz al alma.

Pero, por dónde andarán sus ojos,

sus labios, sus suaves manos puras?

Il silenzio si fa verde, all'improvviso,

il mio cuore fertile, lentamente

abituato a cose naturali,

veste di foglie verdi il desiderio.

Ricordi del bosco e della pioggia

emergono con il loro effluvio nascosto

e sento di nuovo in gola

un ardore di sangue e gelsomini.

Senza sosta, il mio cuore evoca

sguardi fedeli all'amor puro,

baci nell'abbraccio della notte,

carezze che hanno dato pace all'anima.

Però, dove saranno i suoi occhi,

dove le sue labbra, soavi sue le mani così pure?

Poesia di Antonio Guerrero 04-02-2010


Jueves, 4 de febrero de 2010

Vivencias y vocablos buscando

respuestas a la nada y al suceso,

vienen al recinto del presente

como las abejas al panal.

El batir de sus alas inunda

el aire de trepidantes llamas

y una cristalina miel envuelve

el eco de la palabra amor.

Con apasionada sed de luz,

de aromas, de voces y de formas,

tras lo invisible se me va el alma

y sólo ve la faz de un ayer

girando hasta que desaparece

en lentas espirales de humo.

Vissuti e vocaboli che cercano

risposte al nulla o all'accaduto,

arrivano al recinto del presente

come api all'alveare.

Il loro battere d'ali inonda

l'aria con fiamme trepidanti

ed un miele cristallino avvolge

l'eco della parola amore.

Con appassionata sete di luce,

di aromi, di voci e di forme,

l'anima va oltre l'invisibile

e vede solamente il volto di giorni andati

che volteggia fino a scomparire

in lente spirali di fumo.

giovedì 3 febbraio 2011

Poesia di Antonio Guerrero 03-02-2010


Miércoles, 3 de febrero de 2010

La muchacha que da las pastillas

a los adictos a los calmantes

tiene cara de ángel, me recuerda

a una novia de tiempos pasados.

Ella cada noche hace una ronda,

con su voz va rompiendo el silencio

y yo abandono lo que hago entonces

para verla pasar, un instante.

Ella nunca me mira a los ojos

en los que muy escondidos guardo

tantos rostros de edades y mundos,

tantas noches de estrellas sin nombre,

tantas rachas de idas y venidas...,

la muchacha que da las pastillas.

La ragazza che dà le pastiglie

ai tossicodipendenti i calmanti

ha un faccino d'angelo, mi ricorda

una mia fidanzata del tempo passato.

Ogni sera fa il suo giro di ronda,

la sua voce va rompendo il silenzio

ed io lascio lì quel che sto facendo

per vederla passare, un istante.

Lei non mi guarda mai negli occhi

dove molto nascosti conservo

tanti volti di epoche e mondi,

tante notti di stelle senza nome,

tanti effluvi di andate e ritorni … ,

la ragazza che dà le pastiglie.

Poesia di Antonio Guerrero 02-02-2010


Martes, 2 de febrero de 2010

Noche seductora que me llamas

desde los abismos del silencio.

!Ah, noche magnánima y magnética,

novia del ocio aun inviolada!.

Noche errante, hechicera de ojos

que tienen el color del alcoiris.

Noche loca, llena de blancura

para al afán añadir insomnio.

Noche desnuda sobre la tierra,

antes de ir a otra orilla sin nombre

abrázame, mírame y permíteme

tocar tu cuerpo para sentir

el oleaje de queridas playas

tan ocultas en la oscuridad.

Notte seduttrice che mi chiami

dagli abissi del silenzio.

Notte magnanima e magnetica,

sposa dell'ozio e non ancora violata!

Notte errante, incantatrice e occhi

color d'arcobaleno.

Notte pazza, piena del biancore

che aggiunge insonnia all'affanno.

Notte nuda sulla terra,

prima di andare verso l'altra riva senza nome

abbracciami, guardami e lasciami

toccare il tuo corpo per sentire

il mareggiare sulle amate spiagge

così nascoste nell'oscurità.

Poesia di Antonio Guerrero 01-02-2010


Lunes, 1 de febrero de 2010

Dije no a la quietud mohosa.

Me paré sobre el suelo desnudo,

di el primer paso, luego el segundo,

poco a poco me volvía lluvia.

Al inicio, fue el escepticismo

y después vino la dependencia.

Más adelante apareció la antítesis

y con ella el desenvolvimiento.

Comencé a girar por las horas

con espíritu y ritmo que impelen

y a través del éter se deslizan.

Cercado por un tedio sin tregua,

en la plaza de mi corazón

me vi feliz, cantando y bailando.

Ho detto no alla muffa della quiete.

Mi bloccai sul suolo nudo

ma poi il primo passo, poi il secondo,

poco a poco diventavo pioggia.

All'inizio, lo scetticismo

e poi la dipendenza.

Più avanti l'antitesi

e con essa il liberarsi.

Ho cominciato a girare nelle ore

con ritmo e spirito impellenti

e nell'etere guizzanti.

Accerchiato da un tedio senza tregua,

nella piazza del mio cuore

mi sono visto felice, cantando e ballando.

Poesia di Antonio Guerrero 31-01-2010


Domingo, 31 de enero de 2010

Que no me dejen mirar la luna

ni el árbol seco del lento invierno,

que me prohíban prender el fuego,

jugar al sueño con la ceniza,

no significa que esta perdido

ese amor puro que con mis ojos

y con mis manos forjo y forje

para otros ojos, para otras manos.

El amor que expira no es amor.

El verdadero amor pertenece

a todo el tiempo, a la tierra toda,

sin temor enfrenta tempestades,

resiste hasta el filo de la muerte

y, como la natura, es eterno.

Che non mi lascino guardare la luna

e nemmeno l'albero rinsecchito del lento inverno,

che mi proibiscano di accendere il fuoco

e di giocare a sognare con la cenere

non significa che è perduto

quell'amore puro che con i miei occhi

e con le mie mani forgio ed ho forgiato

per altri occhi, per altre mani.

L'amore che spira non è amore.

Il vero amore appartiene

a tutto il tempo, a tutta la terra,

senza timore affronta tempeste,

resiste perfino al filo della morte

ed è, come la natura, eterno.