giovedì 2 maggio 2013

YOANI SANCHEZ E L'ODIO ANTI CUBANO DEL PD (Partito Democristiano)



La blogger cubana che si è arricchita fingendosi una dissidente del governo cubano, è arrivata in Italia, una delle tante tappe del suo tour mondiale pagato con i soldi stanziati dal governo americano e dalle associazioni fasciste che fanno della campagna anticubana la loro opera prima per legittimare la loro presenza politica sullo scenario delle finte democrazie occidentali. I luoghi comuni che dipingono Cuba come una specie di lager sono stati creati ad arte dalle oligarchie politiche ed economiche occidentali che, in spregio alle più elementari regole dell’informazione, alimentano campagne propagandistiche che con la complessa realtà cubana non hanno niente a che vedere. La messinscena funziona perfettamente, è collaudata da lungo tempo ed ogni anno va affinando sempre meglio il suo meccanismo, il circo mediatico crea personaggi dal nulla, che non hanno nessuna influenza nella realtà del loro paese, sui mezzi d’informazione delle potenze occidentali e dei paesi a loro sottomessi, inizia il bombardamento mediatico che pubblicizza il personaggio “vittima del regime” che le nostre “democrazie” si vedono costrette a combattere. Ovviamente i legittimi governanti dello “stato canaglia” di turno vengono additati come repressori sanguinari e non vengono MAI fatti partecipare ai dibattiti che li dipingono come malvagi dittatori. Da quando non è più comunista o socialista ma è diventata seguace del laburismo anglosassone, cioè liberista, capitalista ed imperialista, tutta la “sinistra” europea ha ottimi rapporti con mostruosi dirigenti reazionari di tutto il mondo e si rifiuta di incontrare i rappresentanti dei movimenti progressisti che difendono l’autonomia e l’indipendenza dei loro paesi e si oppongono alle barbarie del nuovo ordine mondiale.
Sta di fatto che Yoany Sanchèz, santificata come una vittima delle persecuzioni del governo cubano, in patria non ha il benché minimo seguito. Leggendo quanto si scrive nell'articolo di cui al link in fondo a queste righe, non si può che inorridire di fronte alle affermazioni di un giornalista che scrive deliberatamente il falso, che non ha un minimo di conoscenza della realtà di cui parla, siamo al solito  utile idiota al servizio di chi gli da un salario, esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare chi si arroga il diritto di informare.
In poche righe chi ha scritto questo pezzo esilarante, riesce ad infilare una falsità dietro l’altra. Per prima cosa Yoani Sanchez non è una dissidente, per essere tali bisogna avere tutt’altro spessore, ma è senza ombra di dubbio una furbetta che si è fatta mercenaria per usufruire degli enormi vantaggi, sopratutti economici, che vengono elargiti a tutti coloro che si prestano senza tante remore a denigrare la propria patria. Non trovando altri modi per sostenere le loro improbabili tesi, ai padroni del mondo non resta altro che finanziare presunti dissidenti. In secondo luogo, la contestazione di ieri non è stata frutto di un colpo di mano di “militanti del regime cubano”, bensì la conseguenza del fatto che a cittadini ben informati ed in grado di smontare le bugie della Sanchez, è stato impedito di partecipare al dibattito o anche solo poter fare domande alla supposta “vittima del regime”. Chi sa di politica sa benissimo è un classico della propaganda capitalista fare dei dibattiti in cui parlano solo coloro che difendono le loro tesi spregiudicate. Pure falso è sostenere che il tanto pubblicizzato blog di Yoani Sanchez sia “tra i blog più letti a Cuba”, al contrario sull’isola caraibica Generaciòn Y è praticamente sconosciuto, per il semplice motivo che simili manipolazioni non riscontrano il ben che minimo interesse tra i cubani che sono più che vaccinati contro la disinformazione capitalista e che ritengono odiosi i personaggi che si prestano a simili propagande in favore dei paesi che con il loro blocco economico rendono più dura la vita dei cubani. Pure falso è sostenere che Yoani Sanchèz sia “diventata celebre in tutto il mondo per le sue battaglie contro la violazione dei diritti umani nel regime di Castro”, la Sanchez non ha fatto nessuna battaglia, si è semplicemente offerta alle manipolazioni della stampa occidentale al servizio dei padroni. Si dice poi che “la sua attività di giornalista e blogger le è pure costata la libertà”. Non c’è bugia più grande, la Sanchez non è una giornalista, non svolge nessun lavoro e vive come una ricca con i soldi che i paladini della libertà le offrono per le “prestazioni” svolte e non è mai stata privata della libertà malgrado faccia di tutto perché questo succeda, al contrario gode di privilegi che solo lei, grazie ai “premi” ricevuti, può permettersi. Yoani Sanchez è una persona disgustosa, emigrata in Svizzera ha capito quanto duro fosse sopravvivere nel capitalismo ed ha deciso di sfruttare l’occasione che il ricco occidente offre a chi si presta alle campagne medianiche orchestrate al fine di annichilire chiunque nel mondo osi opporsi al dominio del capitale. Tornata a Cuba non svolge nessuna attività, fa semplicemente la dissidente a pagamento, si connette ad internet negli alberghi più lussuosi, provoca e denigra il governo cubano e si inventa repressioni di cui non è mai stata vittima. Certo che un personaggio simile non si può permettere un libero dibatto ma solo palcoscenici a senso unico senza possibilità che qualcuno smonti le sue vergognose bugie.
Il fatto che anche il PD sponsorizzi simili personaggi la dice lunga sull’essenza del partito nato dalla fusione fra ex democristiani ed ex rivoluzionari alla deriva. Questi ex comunisti vedutesi al liberismo, sono molto più vicini al falso concetto di democrazia della destra che al pensiero veramente democratico. Un mercenario, e Yoani Sànchez ne è un esempio eclatante, è la persona più spregevole che possa esistere, farne una bandiera per fini politici è quanto di più vile possa fare un partito politico che dice di ispirarsi al pensiero progressista. Invitare la supposta "dissidente" senza che ci sia qualcuno che possa difendere quello che lei chiama in modo spregiativo "regime castrista", è una dimostrazione lampante di come il PD usi metodi reazionari per condizionare il pensiero del proprio bacino di utenza. L'anticastrismo è uno dei cavalli di battaglia della dirigenza del PDS-DS-PD per giustificare il passaggio da sinistra a destra ed il compito di orchestrare questa messinscena è stato da tempo affidato a Piero Fassino, l’attuale sindaco di Torino che oggi si appresta ad offrire alla mercenaria cubana la cittadinanza onoraria della città piemontese. Questi cialtroni che sparlano di Cuba senza averci mai messo piede, senza conoscere minimamente la storia e la realtà cubana ma solo cavalcando stupidi luoghi comuni che sono sempre stati i cavalli di battaglia della destra oscurantista e fascista, sono i veri responsabili della tragica situazione in cui è finito il nostro paese. Se le destre che rappresentano gli interessi delle oligarchie e dei grandi capitali, fanno il loro lavoro, non è ammissibile che chi si è sempre detto difensore degli interessi dei lavoratori si sia messo in competizione con le destre nel dilapidare le conquiste del movimento progressista. Questi vili personaggi, traditori del popolo e dei loro stessi ideali, provengono dalla militanza comunista, in gioventù hanno osannato Cuba e la sua Revoluciòn, solo ora, per ingiustificata sete di poltrone e potere, si fanno paladini delle libertà oppresse, dimenticando che da quando la osannavano ad ora che la denigrano, la Revoluciòn ha lavorato duro per integrare giustizia sociale e diritti civili. Questi cialtroni incoscienti, mistificatori e, nel migliore dei casi, ignoranti, vanno smascherati, denunciati e condannati di fronte alla storia. Perché simili vergogne non abbiano più a ripetersi.